mercoledì 9 novembre 2011

Capitolo 24

I ricordi della premiazione sono piuttosto confusi, tanta gente, grida, autografi. Keki e Zahir riscuotono il loro successo io tengo d'occhio la coppa piena zeppa di chip di credito che di li a poco ci daranno.
Niente male: 30 mila credidi oltre ai complimenti ed al buffet per tutti, meccanici compresi.

Dopo un paio d'ore ci sfiliamo proprio mentre ci arriva la notizia che la sede del team è stata dissequestrata. Smesh è stata liberata. Andiamo tutti la, facendo attenzione a non perdere nemmeno un credito.

Smesh racconta di essere stata sequestrata ma non sa da chi; era alla sede che stava facendo gli ultimi controlli quando il sistema di illuminazione è saltato e si è trovata al buio, poi dopo qualche minuto, una fitta al polpaccio, probabilmente un ago, e non ricorda più nulla. Dice di essere stata sedata e di essersi svegliata poco fa, a poca distanza da qui, seduta per terra. Alcuni segni su braccia e gambe potrebbero farci pensare che è stata scaricata da uno speeder in movimento.
Si è diretta qui ed ha trovato l'area transennata ed il droide che, una volta identificatala, ha tolto i sigilli e liberato l'area. Sembrava quasi in attesa, pronto a farlo.


Io ascolto attentamente poi azzardo una provocazione e, fissandola severamente, le chiedo, in modo deciso e diretto: "quanto ti hanno pagato per far perdere il tuo team?"
Osservo con attenzione la sua reazione, sinceramente offesa e poi le confesso che volevo solo metterla alla prova. Lei storce la bocca ma incassa.

C'è da dividere il premio, e c'è anche qualcos'altro da fare.
Zahir la aggiorna su Jonash, sulle mappe stellari, e sull'incarico di cancellarle dall'archivio.
Smesh si rivela un'abile negoziatrice che ha a cuore gli interessi economici di sè e della sua squadra e passiamo parecchio tempo a contrattare sia sulla spartizione del premio che sulla sua ricompensa per l'aiuto che ci darà in seguito.
Tolte le spese "di rappresentanza" decidiamo di fare a metà del premio e incassiamo 13 mila crediti da dividere tra noi quattro. (naturalmente, nelle spese di rappresentanza ci ho messo anche una piccola cifra per i miei "costi di gestione")

Per il resto del nostro incarico ci spiega che, avendo fatto da assistente personale per un senatore, si è tenuta una copia della chiave d'accesso al senato ed è in grado di farci entrare e farci accedere ad una postazione senatoriale. Altro lei non sa.

Zahir, che non si fa scrupoli nel raccontare tutto ciò che sa, le parla del conto corrente che potremo svuotare e così le richieste di Smesh si fanno improvvisamente esigenti.

Io faccio notare che grazie a noi possono continuare a correre, che i 13 mila incassati sono più di quanto si aspettassero i meccanici a cui bastava la quota di partecipazione, ma Smesh sa fare bene i suoi interessi e contrattiamo una percentuale su quanto troveremo nel conto.

Ho fretta di concludere e taglio corto accordandomi per una percentuale del 20%; un quinto, esattamente come noi. Nik protesta e vorrebbe continuare a contrattare ma io taglio corto mentre Zahir mi guarda in tralice; la mia arrendevolezza non deve averla convinta.

Comunque ci muoveremo solo quando la nave sarà pronta a partire e quindi tutti a nanna.
Il giorno dopo io e Keki siamo all'astrofficina di buon mattino e diamo disposizioni per le riparazioni e le nuove dotazioni; Nik e Zahir andranno ad acquistare un pò di equipaggiamento.

Già con lo scafo nuovo la vecchia Rust Storm era irriconoscibile dall'esterno, ma a sera mentre i droidi manutentori testano la nuova iperguida Keki, orgoglioso, mi porta a fare un giro dentro.
Ha disposto con ordine tutti i materiali di magazzino, ha posizionato estintori e sostituito pannelli; aggiustato tutti i segnalatori presenti ed aggiunto nuove segnalazioni; tutti i punti sporgenti sono stati coperti da nastro bianco e rosso, tutte le aree pericolose segnalate.
Io mi sono occupato di aggiornare le mappe astrali e di ricontrollare i canali di comunicazione protetti con i nostri comlink, Nik ha comprato un generatore per ricaricare le cartucce energetiche delle nostre armi e un pò di equipaggiamento vario.
Adesso siamo in perfetta efficienza. Siamo pronti.

Chiamiamo Smesh che è oramai sera, al senato non dovrebbe essere rimasto più nessuno e senza dare troppo nell'occhio ci diamo appuntamento poco distante.



Sono piuttosto teso, sembra che il nuovo regime non abbia particolari scrupoli nelle condanne capitali e vorrei evitare di dover giustificare la mia presenza al senato galattico. Smesh però si muove bene e ci fa entrare da una porta laterale. Da li ci muoviamo senza incontrare ostacoli e raggiungiamo la postazione; non resisto e sbircio fuori....com'è grande....e come siamo in alto...



Smesh mi chiama: "ecco il terminale, sbrigati!" - il tono è perentorio.
Con le mani che sudano ed una certa apprensione mista a curiosità mi attacco al terminale senatoriale, ci potrei stare giorni a curiosare tra questa montagna di preziose informazioni ma, oramai è una costante, non c'è tempo.

Grazie alla chiave d'accesso di Smesh non ci sono grosse difficoltà nel superare i sistemi di sicurezza, cancello le informazioni sui pianeti che Jonash ci aveva chiesto di eliminare e poi comincio le procedure per trasferire tutti i fondi (50 mila crediti) dal conto del senatore ad una filiale "Imperial Money Gram", con incasso al portatore della password.
Un rumore improvviso proviene dal fondo della sala, mi blocco un istante e poi procedo con più frenesia mentre con un orecchio ascolto le parole di Zahir che, visibilmente sconvolta, dice che su fondo ci sono due figuri che combattono tra loro con delle spade laser.
L'eco della battaglia rimbomba cupamente nell'aula, insieme a grida e lugubri risate.
Mi sbrigo a concludere mentre sento che intorno a me iniziano a volare postazioni senatoriali che, con fragore si schiantano al suolo.
Finito.




ci precipitiamo fuori, nei corridoi un istante prima che anche la nostra postazione venga scagliata giù e, senza preoccuparci di fare in silenzio, ci precipitiamo all'uscita e poi ancora fuori per qualche centinaio di metri, ritrovandoci, ansimanti ma sani e salvi, in mezzo alla vita notturna di Coruscant, proprio di fronte ad un olo-bar.



La filiale IMG è poco distante ed aperta 24 ore su 24, mi ci dirigo facendo no con la testa verso Zahir e Smesh che vorrebbero accompagnarmi. Mi allontano rapidamente incurante del loro tentativo di obiettare qualcosa; è andata. non mi seguono.
Alla filiale incasso i chip di credito, naturalmente fornendo false generalità, poi torno contento e sollevato dagli altri che, nel frattempo, hanno ordinato da bere.
Mi siedo anch'io e mi rilasso, poi faccio scivolare nelle mani di Smesh una manciata di crediti.
Ecco la tua parte....era il 20%...dunque fanno 5 mila crediti.
Smesh mi guarda in tralice per un istante, poi incassa. 5 mila crediti per il lavoro fatto è già un bel guadagno.
Con gli altri mi aggiusterò più tardi.

Tutto è andato bene ed è naturale quindi che in breve i nostri discorsi si spostino sul prossimo futuro e Smesh ci chiede se siamo disposti a portare lei e il suo team su Tatooine, dove pare ci sarà tra non molto un'altra corsa piuttosto importante.

Keki però ha voglia di ritornare al suo pianeta natale, Kashyyyk, per sapere che ne è della sua famiglia ora che la guerra è finita.
Zahir è decisa ad accompagnare Keki, credo incuriosita dai racconti che le ha fatto Keki da quando si conoscono, mentre Nik non ha nessuna meta particolare.
Io non so bene cosa fare, adesso che ho un gruzzoletto da parte, però so che questi compagni di viaggio sono preziosi e non è certo il momento di lasciarli.
Mi spiace per Smesh ma noi andremo a Kashyyyk. presto.

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