martedì 15 novembre 2011

Capitolo 18

Il viaggio iperspaziale dura 6 giorni, durante i quali i sistemi di supporto vitale della nave vengono messi a dura prova; già al quarto giorno di viaggio il modulo di ricircolo dell'aria è entrato in avaria, subito seguito da quello di potabilizzazione delle acque. I sistemi di emergenza ci consentono di sopravvivere ma quando usciamo finalmente dall'iperspazio noi e i profughi siamo allo stremo delle forze.
Ci ritroviamo in un area di sosta nello spazio e mi precipito alle comunicazioni per richiedere un permesso urgente di accesso e attracco.
C'è qualcosa di strano nelle comunicazioni...risponde un mai sentito "centro di controllo imperiale"...boh?
comunque non ci danno nemmeno il tempo di avanzare una richiesta; un messaggio metallico, forse registrato, ci informa che il pianeta è in isolamento; tutti i traffici commerciali e turistici sono stati bloccati a tempo indeterminato.
pare che sul pianeta stia succedendo qualcosa, una specie di rivolta....boh?
Sto già per incazzarmi quando Zahir, dalla postazione sensori, mi segnala che è uscita dall'iperspazio, a poca distanza da noi, una corvetta corelliana e, quasi in contemporanea, per una buffa coincidenza, un messaggio registrato da Jonash viene trasmesso dal sistema di comunicazione olografica della nostra nave.

Jonash ci chiede di cercare su Coruscant una certa Smesh, lei saprà cosa fare e ci farà accedere ad un terminale da cui dovremo cancellare alcune informazioni, dopodiché potremo avere una sontuosa ricompensa in denaro ed andarcene liberi ciascuno per la sua strada.

Le due parole "soldi" e "liberi" mi strappano quello che potrebbe essere interpretato come un sorriso, ma intanto ci manca l'aria, l'acqua e il cibo; e poi bisogna prima arrivarci su Coruscant.

Riusciamo a comunicare con la corvetta, è la Tantive IV, al comando del famoso Raymus Antilles di Alderaan, una nave diplomatica.



Rispondono generosamente alla nostra richiesta di aiuto, consentendoci di agganciarci alla loro nave trasbordandoci tutti. Sto per fare una gaffe presentandomi come Root, poi, memore dei profughi che invece mi conoscono come Sam, riesco a recuperare...mi chiamo Sam, Sam Arkaanda.
Ci accoglie un ufficiale gentile a cui chiediamo freneticamente notizie accavallando le domande una sull'altra.
Con molta pazienza ci offre ristoro e risposte ma quello che
ascolto va al di la della mia immaginazione.
Sembra che la Repubblica non esista più e che ora il cancelliere supremo del senato, Palpatine, sia stato nominato Imperatore Galattico; parla di una ribellione dei Jedi, di una battaglia nel cuore del potere, il tempio Jedi.



Troppe cose, dopo un pò perdo il filo delle domande che Zahir e Nik continuano a fare al povero comandante. Vado a farmi una doccia e poi voglio mangiare. tanto.
Intanto la corvetta diplomatica ha ottenuto l'autorizzazione all'atterraggio e, con la nostra nave agganciata al fianco, comincia la discesa verso il pianeta.

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