Mi sveglio al mattino riposato e pieno di iniziativa e, una volta raggiunto la mia postazione di programmatore, mi trovo assegnato un noiosissimo lavoro di bug fixing. Nooooo.........frugare tra righe e righe di codice, migliaia di righe e righe di codice, per trovare quali non fanno quello che dovrebbero fare è un lavoro sgradevole. Anche perché la maggior parte non le ho nemmeno scritte io per cui mi viene anche da dare qualche ritocco qua e la...io le avrei fatte diverse.
Attacco il pilota automatico e, in un altra finestra inizio a metter giù le mie idee. Una procedura che si attiva ad un comando vocale..."Ordine 806" da poter caricare nella logica di controllo dei droidi che vengono prodotti.
Scrivere le istruzioni per spegnersi è un lavoro di pochi minuti ma trovare il punto del codice in cui inserire la chiamata richiede più tempo; poi penseremo a come fare ad inserirla nella linea di produzione che, ovviamente, è blindatissima.
All'ora di pranzo trovo gli altri negli alloggi; Zahir è piuttosto agitata e ci parla con insistenza di Jurga; è convinta che sia dalla parte del "lato oscuro", vede loschi fini e foschi presagi in azioni e comportamenti che io trovo assolutamente ragionevoli. La sua mi sembra proprio un ossessione.
Jurga:
-ci ha accolti
-ci ha offerto protezione e pace
-chiede con gentilezza e non ci obbliga a far nulla
-ha un ottimo piano per aiutare la repubblica contro i separatisti
-è stato molto tollerante quando Keki gli ha distrutto un grosso droide e mezzo sfasciato l'hangar
il fatto che non voglia farci partire mi sembra naturale, almeno finché non si sarà convinto che nessuno di noi possa tradire la sua presenza qui.
Quando sento Zahir pronunciare frasi tipo "prendere la sua spada laser" o "costringerlo a lasciarci andare" mi inqueto... e mi torna in mente anche la storia di Jonash e il suo insistere nel difenderlo. Bene...Male...da che parte sta veramente Zahir ?
Meglio buttarsi su altri pensieri e le dico, senza molto garbo, che è in preda alle paranoie e che farebbe bene a riposarsi meglio poi mi rivolgo a Keki, preoccupato per lo stato dell'iperguida; lui emette un verso soddisfatto quando gli dico che posso ordinare ai droidi del cantiere quasiasi procedura meccanica lui sia in grado di indicarmi e cominciamo a ragionarci sopra.
Abbiamo stimato che risistemare bene la nave potrebbe richiederci una decina di giorni e decidiamo di farlo; così mentre io torno al mio posto di lavoro lui si mette subito a scrivere il piano di lavoro da passare poi ai droidi del cantiere astronavi.
In un paio d'ore concludo il bug fixing assegnatomi e mi prendo una pausa passeggiando su e giù per la stazione.....
Ci sono solo due terminali da cui tentare la scalata al livello 5 ed entrambi sono sorvegliati da droidi da combattimento........al livello delle torrette non c'è mai nessuno, il paesaggio di questa luna perennemente irradiata è assai poco attraente oltreché monotono....qui è il posto ideale per lavorare tranquillo ma questi terminali sono di livello 6, quindi più difficili da violare.......potrei essere scoperto....
accidenti a Zahir che mi fa venire le paranoie. Bene, scendiamo giù e proviamo con il terminale di livello 5.
Sono davanti all'ingresso dell'area di detenzione, poco distante c'è la sala dove vengono preparati i droidi da testare nell'arena; due droidi da combattimento, immobili, ai fianchi;........mi guardo le spalle...nessuno...scruto i driodi.....sudo.....e mi attacco al terminale....l'ho già fatto tante volte...sudo...
.....i droidi al mio fianco mi innervosiscono......
.....Zahir è fissata...
.....fa caldo qui dentro.....
........
la consapevolezza dell'errore è contemporanea allo spegnimento del terminale mentre l'allarme inizia a suonare.......mi allontano rapidamente.........i droidi di guardia alla porta non si muovono e in un baleno ecco che mi confondo con gli altri programmatori che caricano le loro procedure da testare....
so che ho poco tempo prima che una pattuglia arrivi e non trovo di meglio da fare che mettere la mia tessera di identificazione in tasca a un altro.
I droidi, inutilmente zelanti, fermano sia me, che sono privo di carta di identificazione, che l'altro, trovato con la mia carta in tasca; ci portano dal capo controllo, che già conosco, e che stavolta,non si beve la mia storiella del furto-smarrimento: la carta denuncia chiaramente che ho violato il livello 4 e non posso che essere stato io.
Ammutolisco e docilmente mi lascio accompagnare agli arresti nei nostri alloggi in attesa di essere convocato da Jurga in persona.
Resto confinato poco più di un ora, poi vengo accompagnato fino al turboascensore riservato, quello che porta alla torre di comando, dove incontrerò Jurga; non provo nemmeno a mentire e come prima cosa ammetto di aver violato la sicurezza al livello 4 e di averci provato con il livello 5. Aggiungo però che, come potrà facilmente constatare, mi sono limitato a curiosare e non ho prodotto danni.
Gli racconto che per me ogni sistema di sicurezza è una sfida, un modo per imparare cose nuove e per dimostrare la mia bravura e lui non sembra affatto arrabbiato, anzi si dimostra molto comprensivo, velatamente paterno; gli ricordo se stesso in gioventù dice e, dicendolo, un sorriso amaro gli attraversa il volto.
Parliamo a lungo e mi racconta che non è soddisfatto dell'attuale capo della sicurezza Milton, teme che stia tramando contro di lui e mentre lo racconta alla mia mente affiora il ricordo di Nik che, poco prima, nei nostri alloggi, parlava di un abboccamento avuto con un responsabile della stazione; lascio che Jurga continui ed ecco che arriva una sua proposta:
vuole liberarsi di Milton e se lo aiuto mi ricompenserà offrendomi il suo posto.
Non mi piace molto che si trami alle spalle di qualcuno e non capisco come mai lui non riesca semplicemente a licenziarlo ma l'offerta di uscire da qua con in tasca un incarico importante è ben oltre ciò che speravo poco prima di entrare, per cui non approfondisco.
Assicuratomi che lui non pretenda un omicidio accetto la sua proposta e me ne torno, ringalluzzito, ai nostri alloggi.
Ancora una volta lo stupore affiora dagli sguardi dei miei compagni di avventura quando gli racconto che, invece di imprigionarmi, Jurga mi ha promosso.
In effetti a loro non avevo ancora raccontato nulla; hanno subito pensato a me quando l'allarme è scattato e, vedendomi entrare poco dopo scortato dai droidi armati li ha convinti che fossi stato beccato; convinzione rinforzata dal mio cupo mutismo dell'ora successiva.
Mi rivolgo subito a Nik, in disparte, per non farmi sentire da Zahir che, sicuramente, interverrebbe rendendomi tutto più difficile; vengo a sapere che Milton gli ha proposto di aiutarlo a liberarsi di uno dei suoi compagni Jedi e, in cambio, ci darebbe la sua tessera di livello 6 per 24 ore.
Allora Jurga ha ragione, non c'è davvero da fidarsi di Milton.
Spiego a Nik che Jurga ha già dei sospetti su Milton e lo invito a riflettere sull'opportunità di denunciarlo a Jurga guadagnandoci così la sua fiducia, cosa che potrebbe bastare per convincerlo a lasciarci partire.
Ne parliamo a lungo e una volta convintosi, Nik propone di coinvolgere anche Keki, nel caso malaugurato che ci sia da combattere quindi, approfittando del fatto che Zahir è in trance Jedi ci dirigiamo all'incontro con Milton muniti di registratore su cui imprimere la prova del suo tradimento.
Arriviamo al livello superiore e nella spoglia cupola in plastacciaio siamo solo noi e Milton. Mentre gli altri cercano di farlo parlare per poter registrare le prove del suo tradimento infilo una mano nella sua tasca per vedere se riesco a prendergli la carta di accesso senza farmi scoprire.
Purtroppo risulto maldestro e alla seconda tasca sento lui che urla "tradimento!" e si muove per afferrare la spada laser che porta alla cintola.

Mi allontano estraendo al pistola e sparando mentre anche Nik e Keki cominciano a combattere. Lui si rivela un osso duro perché stende Keki e quasi mette fuori combattimento anche Nik; per fortuna, riesco a piazzargli un colpo alle spalle atterrandolo e mettendo fine alla battaglia senza troppi danni. Mentre Nik cura Keki io svuoto le tashe di Milton trovandoci non solo la sua carta di accesso di livello 6 ma anche il pass per l'accesso alla stanza 11, stanza misteriosa e super-protetta vicino alle aree di programmazione.
In quel mentre arriva anche Zahir, trafelata, che ci rimprovera per non averla avvisata ma, stavolta, la vedo più rassegnata, meno incline alla paranoia e, infatti, quando chiedo a lei e Keki di trattenere qui lo svenuto Jedi per un paio d'ore, non solleva obiezioni.
La richiesta di Jurga era di agire entro le 24 ore e, finora, ne sono passate solo una manciata; non c'è motivo di avere fretta e nel frattempo, prima di portargli il reo e le prove del suo tradimento, potrei sfruttare le sue carte di accesso per scoprire cosa si cela nella stanza 11.
Nik si offre di accompagnarmi ed io accetto di buon grado; in men che non si dica siamo davanti alla stanza 11, due droidi minacciosi fanno la guardia e una goccia di sudore mi scivola lungo la guancia mentre passo la carta di accesso appena tolta a Milton nel lettore a fianco della porta.
La porta si apre, i droidi non si muovono; io e Nik entriamo timorosi in una stanza refrigerata e piena di macchinari: la stanza del sistema centrale.
wow....il mio sguardo meravigliato scorre lungo le pareti; 16 terminali di controllo e, in fondo alla stanza, il terminale holonet. spento.
Mi collego con la sua carta di livello 6 ad una delle postazioni; da qui ho il controllo di quasi tutto il sistema, dei droidi di sorveglianza, dei droidi e delle sonde all'esterno; potrei passarci intere giornate ma non c'è tempo; decido allora di creare una nuova carta di accesso, intestata ad un tal Jonash a cui assegno il livello di sicurezza 6, poi mi scollego.
Un'occhiata al terminale holonet mi fa capire che è disattivato, qualcuno ha semplicemente strappato i cavi che lo alimentavano e non dovrebbe essere difficile riattivarlo; certo che riattivandolo la posizione di questa stazione non sarebbe più segreta. Jurga aveva ragione nel dirci che era isolato.
Usciamo, il tempo stringe e non vorrei mai che qualcuno scoprisse Keki e Zahir, arrivati su alla torretta prendo la tessera di Milton, mi collego al terminale e, come d'accordo con Jurga, faccio scattare l'allarme e attendo, sereno, l'arrivo delle guardie.
Attacco il pilota automatico e, in un altra finestra inizio a metter giù le mie idee. Una procedura che si attiva ad un comando vocale..."Ordine 806" da poter caricare nella logica di controllo dei droidi che vengono prodotti.
Scrivere le istruzioni per spegnersi è un lavoro di pochi minuti ma trovare il punto del codice in cui inserire la chiamata richiede più tempo; poi penseremo a come fare ad inserirla nella linea di produzione che, ovviamente, è blindatissima.
All'ora di pranzo trovo gli altri negli alloggi; Zahir è piuttosto agitata e ci parla con insistenza di Jurga; è convinta che sia dalla parte del "lato oscuro", vede loschi fini e foschi presagi in azioni e comportamenti che io trovo assolutamente ragionevoli. La sua mi sembra proprio un ossessione.
Jurga:
-ci ha accolti
-ci ha offerto protezione e pace
-chiede con gentilezza e non ci obbliga a far nulla
-ha un ottimo piano per aiutare la repubblica contro i separatisti
-è stato molto tollerante quando Keki gli ha distrutto un grosso droide e mezzo sfasciato l'hangar
il fatto che non voglia farci partire mi sembra naturale, almeno finché non si sarà convinto che nessuno di noi possa tradire la sua presenza qui.
Quando sento Zahir pronunciare frasi tipo "prendere la sua spada laser" o "costringerlo a lasciarci andare" mi inqueto... e mi torna in mente anche la storia di Jonash e il suo insistere nel difenderlo. Bene...Male...da che parte sta veramente Zahir ?
Meglio buttarsi su altri pensieri e le dico, senza molto garbo, che è in preda alle paranoie e che farebbe bene a riposarsi meglio poi mi rivolgo a Keki, preoccupato per lo stato dell'iperguida; lui emette un verso soddisfatto quando gli dico che posso ordinare ai droidi del cantiere quasiasi procedura meccanica lui sia in grado di indicarmi e cominciamo a ragionarci sopra.
Abbiamo stimato che risistemare bene la nave potrebbe richiederci una decina di giorni e decidiamo di farlo; così mentre io torno al mio posto di lavoro lui si mette subito a scrivere il piano di lavoro da passare poi ai droidi del cantiere astronavi.
In un paio d'ore concludo il bug fixing assegnatomi e mi prendo una pausa passeggiando su e giù per la stazione.....
Ci sono solo due terminali da cui tentare la scalata al livello 5 ed entrambi sono sorvegliati da droidi da combattimento........al livello delle torrette non c'è mai nessuno, il paesaggio di questa luna perennemente irradiata è assai poco attraente oltreché monotono....qui è il posto ideale per lavorare tranquillo ma questi terminali sono di livello 6, quindi più difficili da violare.......potrei essere scoperto....
accidenti a Zahir che mi fa venire le paranoie. Bene, scendiamo giù e proviamo con il terminale di livello 5.
Sono davanti all'ingresso dell'area di detenzione, poco distante c'è la sala dove vengono preparati i droidi da testare nell'arena; due droidi da combattimento, immobili, ai fianchi;........mi guardo le spalle...nessuno...scruto i driodi.....sudo.....e mi attacco al terminale....l'ho già fatto tante volte...sudo...
.....Zahir è fissata...
.....fa caldo qui dentro.....
........
la consapevolezza dell'errore è contemporanea allo spegnimento del terminale mentre l'allarme inizia a suonare.......mi allontano rapidamente.........i droidi di guardia alla porta non si muovono e in un baleno ecco che mi confondo con gli altri programmatori che caricano le loro procedure da testare....
so che ho poco tempo prima che una pattuglia arrivi e non trovo di meglio da fare che mettere la mia tessera di identificazione in tasca a un altro.
I droidi, inutilmente zelanti, fermano sia me, che sono privo di carta di identificazione, che l'altro, trovato con la mia carta in tasca; ci portano dal capo controllo, che già conosco, e che stavolta,non si beve la mia storiella del furto-smarrimento: la carta denuncia chiaramente che ho violato il livello 4 e non posso che essere stato io.
Ammutolisco e docilmente mi lascio accompagnare agli arresti nei nostri alloggi in attesa di essere convocato da Jurga in persona.
Resto confinato poco più di un ora, poi vengo accompagnato fino al turboascensore riservato, quello che porta alla torre di comando, dove incontrerò Jurga; non provo nemmeno a mentire e come prima cosa ammetto di aver violato la sicurezza al livello 4 e di averci provato con il livello 5. Aggiungo però che, come potrà facilmente constatare, mi sono limitato a curiosare e non ho prodotto danni.
Gli racconto che per me ogni sistema di sicurezza è una sfida, un modo per imparare cose nuove e per dimostrare la mia bravura e lui non sembra affatto arrabbiato, anzi si dimostra molto comprensivo, velatamente paterno; gli ricordo se stesso in gioventù dice e, dicendolo, un sorriso amaro gli attraversa il volto.
Parliamo a lungo e mi racconta che non è soddisfatto dell'attuale capo della sicurezza Milton, teme che stia tramando contro di lui e mentre lo racconta alla mia mente affiora il ricordo di Nik che, poco prima, nei nostri alloggi, parlava di un abboccamento avuto con un responsabile della stazione; lascio che Jurga continui ed ecco che arriva una sua proposta:
vuole liberarsi di Milton e se lo aiuto mi ricompenserà offrendomi il suo posto.
Non mi piace molto che si trami alle spalle di qualcuno e non capisco come mai lui non riesca semplicemente a licenziarlo ma l'offerta di uscire da qua con in tasca un incarico importante è ben oltre ciò che speravo poco prima di entrare, per cui non approfondisco.
Assicuratomi che lui non pretenda un omicidio accetto la sua proposta e me ne torno, ringalluzzito, ai nostri alloggi.
Ancora una volta lo stupore affiora dagli sguardi dei miei compagni di avventura quando gli racconto che, invece di imprigionarmi, Jurga mi ha promosso.
In effetti a loro non avevo ancora raccontato nulla; hanno subito pensato a me quando l'allarme è scattato e, vedendomi entrare poco dopo scortato dai droidi armati li ha convinti che fossi stato beccato; convinzione rinforzata dal mio cupo mutismo dell'ora successiva.
Mi rivolgo subito a Nik, in disparte, per non farmi sentire da Zahir che, sicuramente, interverrebbe rendendomi tutto più difficile; vengo a sapere che Milton gli ha proposto di aiutarlo a liberarsi di uno dei suoi compagni Jedi e, in cambio, ci darebbe la sua tessera di livello 6 per 24 ore.
Allora Jurga ha ragione, non c'è davvero da fidarsi di Milton.
Spiego a Nik che Jurga ha già dei sospetti su Milton e lo invito a riflettere sull'opportunità di denunciarlo a Jurga guadagnandoci così la sua fiducia, cosa che potrebbe bastare per convincerlo a lasciarci partire.
Ne parliamo a lungo e una volta convintosi, Nik propone di coinvolgere anche Keki, nel caso malaugurato che ci sia da combattere quindi, approfittando del fatto che Zahir è in trance Jedi ci dirigiamo all'incontro con Milton muniti di registratore su cui imprimere la prova del suo tradimento.
Arriviamo al livello superiore e nella spoglia cupola in plastacciaio siamo solo noi e Milton. Mentre gli altri cercano di farlo parlare per poter registrare le prove del suo tradimento infilo una mano nella sua tasca per vedere se riesco a prendergli la carta di accesso senza farmi scoprire.
Purtroppo risulto maldestro e alla seconda tasca sento lui che urla "tradimento!" e si muove per afferrare la spada laser che porta alla cintola.
Mi allontano estraendo al pistola e sparando mentre anche Nik e Keki cominciano a combattere. Lui si rivela un osso duro perché stende Keki e quasi mette fuori combattimento anche Nik; per fortuna, riesco a piazzargli un colpo alle spalle atterrandolo e mettendo fine alla battaglia senza troppi danni. Mentre Nik cura Keki io svuoto le tashe di Milton trovandoci non solo la sua carta di accesso di livello 6 ma anche il pass per l'accesso alla stanza 11, stanza misteriosa e super-protetta vicino alle aree di programmazione.
In quel mentre arriva anche Zahir, trafelata, che ci rimprovera per non averla avvisata ma, stavolta, la vedo più rassegnata, meno incline alla paranoia e, infatti, quando chiedo a lei e Keki di trattenere qui lo svenuto Jedi per un paio d'ore, non solleva obiezioni.
La richiesta di Jurga era di agire entro le 24 ore e, finora, ne sono passate solo una manciata; non c'è motivo di avere fretta e nel frattempo, prima di portargli il reo e le prove del suo tradimento, potrei sfruttare le sue carte di accesso per scoprire cosa si cela nella stanza 11.
Nik si offre di accompagnarmi ed io accetto di buon grado; in men che non si dica siamo davanti alla stanza 11, due droidi minacciosi fanno la guardia e una goccia di sudore mi scivola lungo la guancia mentre passo la carta di accesso appena tolta a Milton nel lettore a fianco della porta.
wow....il mio sguardo meravigliato scorre lungo le pareti; 16 terminali di controllo e, in fondo alla stanza, il terminale holonet. spento.
Mi collego con la sua carta di livello 6 ad una delle postazioni; da qui ho il controllo di quasi tutto il sistema, dei droidi di sorveglianza, dei droidi e delle sonde all'esterno; potrei passarci intere giornate ma non c'è tempo; decido allora di creare una nuova carta di accesso, intestata ad un tal Jonash a cui assegno il livello di sicurezza 6, poi mi scollego.
Un'occhiata al terminale holonet mi fa capire che è disattivato, qualcuno ha semplicemente strappato i cavi che lo alimentavano e non dovrebbe essere difficile riattivarlo; certo che riattivandolo la posizione di questa stazione non sarebbe più segreta. Jurga aveva ragione nel dirci che era isolato.
Usciamo, il tempo stringe e non vorrei mai che qualcuno scoprisse Keki e Zahir, arrivati su alla torretta prendo la tessera di Milton, mi collego al terminale e, come d'accordo con Jurga, faccio scattare l'allarme e attendo, sereno, l'arrivo delle guardie.
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