giovedì 24 novembre 2011

Capitolo 9

Saliamo veloci sulla nave e decolliamo mentre alcune esplosioni in aria ci fanno capire che i nuovi arrivati non sono del tutto amichevoli. La rotta per lo spazioporto più vicino è già caricata nell'iperguida, basta arrivare indenni fuori dall'atmosfera e allontanarci a distanza di sicurezza per saltare nell'iperspazio.
Dovremmo anche passare al villaggio per lasciar giù Bob, ma qualcosa mi dice che anche per lui è meglio andarsene e dunque via, veloci, cercando di tenere a distanza le navi della repubblica.
Mentre mi allontano a tutta velocità dal pianeta Keki ci fa osservare, perplesso, che quelle non sono navi dei separatisti, che non abbiamo nulla da temere dall'esercito della Repubblica.
Io nemmeno gli rispondo; scruto con apprensione le schermate dei sensori manovrati da Zahir: quelle navi sono troppo vicine e si stanno alzando dei caccia, degli ala V, diretti verso di noi.

Maledizione a questo ferrovecchio! lento come la fame.
Dagli altoparlanti una fredda voce gracchia "In nome dell'Imperatore Palpatine, spegnete i motori e lasciatevi abbordare."

Due domande mi sorgono spontanee "Imperatore !? per fare un imperatore ci deve essere un impero. E da quando c'è un impero ?"
Non indugio troppo su questi pensieri perché oramai i caccia ci sono addosso; è ora di far vedere a questi signori cosa vuol dire pilotare schivando.
Mi spiace per Nik, che dal suo posto in torretta dubito che riesca ad inquadrare qualcuno abbastanza a lungo da premere il grilletto, ma la nave è appena stata riparata ed io non voglio certo farmela ammaccare di nuovo.
Tenetevi forte! urlo e poi comincio a piroettare nello spazio cercando di arrivare abbastanza distante per saltare nell'iperspazio.

I tre caccia ci sono addosso e i colpi di turbolaser fioccano intorno a noi; io però guardo preoccupato sul monitor la sagoma dell'incrociatore che ha preso velocita e si muove per intercettarci.
Un attimo di distrazione e SBANG, ci hanno colpiti. Gli scudi deflettori fanno il loro dovere e i danni sono modesti, ciò nonostante non posso fare a meno di pensare che se fossimo partiti senza montarli forse ora non saremmo in questa spiacevole situazione.
Maledizione ! L'incrociatore è a portata di tiro e noi siamo ancora troppo vicini al pianeta. Se ci colpisce un colpo di quelli siamo pulviscolo in meno di un nanosecondo.
Roteando come una trottola schivo due o tre bordate poi decido che è molto più rischioso restare che non tentare il salto da qui e, speranzoso, abbasso la leva per il salto in iperspazio e...
Nulla !
Come ? Perché ? ho personalmente verificato che l'iperguida fosse a posto ! Non è questo il momento di fare scherzi, dannata carriola. Portaci via di qui.

Gli attimi che seguono sono frenetici; mentre fuori piovono bordate di turbolaser con una occhio cerco di scansare i colpi e con l'altro guardo i comandi dell'iperguida per capire cosa sta succedendo.
Per fortuna mi ci vuole poco a capirlo: Jonash ! quel pezzo di materia organica ha bloccato l'iperguida configurandola in modo da accettare solo una delle destinazioni da lui caricate.

Un altro colpo arriva a segno, per fortuna è uno sparato dai caccia e anche stavolta i danni sono lievi.
Inserisco rapidamente le coordinate della prima destinazione inserita da Jonash che trovo, recitando mentalmente le peggiori contumelie che conosco al suo indirizzo.
Mi rendo conto di non essere lucido; questo scherzo proprio non me lo aspettavo e così non ricontrollo nemmeno i calcoli, non appena la rotta è caricata attivo l'iperguida e via, prima di essere vaporizzati.
Una volta nell'iperspazio vengo assalito da un dubbio terribile: non ho calcolato la massa di gravità del punto di partenza e non eravamo ancora abbastanza distanti dal pianeta per trascurarla. Ora però è tardi per preoccuparsi: incrocio le dita e decido di non dire niente agli altri che già stanno discutendo su Jonash e sul suo simpatico scherzetto.
Nei 3 giorni di viaggio subluce il tema dominante è Jonash e il suo incarico: trovare i suoi 3 compari e far si che il loro segreto non venga divulgato.
Io già non ero entusiasta di accontentarlo prima del suo ultimo scherzo ma ora sono troppo arrabbiato con lui; quell'idiota poteva dircelo chiaramente, avremmo avuto tutto il tempo di calcolarci la rotta giusta, invece no, ci ha lasciato attardarci invece di spronarci a partire e ha rischiato che le nostre vite finissero sotto le bordate dei turbolaser dell'incrociatore per i suoi giochetti  misteriosi da Jedi.
Altro che indovino; se davvero ha il dono della preveggenza perché non ci ha detto di partire prima, senza gli scudi ? perché non ha previsto che il suo scherzo ci avrebbe messo contro di lui ? è un buffone. e basta.
Ciò nonostante Zahir, dopo averci a lungo riflettuto continua a ripeterci che l'incarico è importante, che comunque siamo ancora vivi, che dobbiamo lasciar da parte ogni rancore e impegnarci per trovare i tre compari di Jonash.
Ed è proprio durante una delle sue filippiche che, improvvisamente, gli allarmi dell'iperguida iniziano a suonare; io e Keki ci precipitiamo in sala motori per vedere gli indicatori di prossimità schizzare al massimo e inquietanti lampi bluastri percorrere i motivatori. Possiamo solo pregare che reggano.
Poche ore dopo usciamo dall'iperspazio in prossimità del pianeta Assawoompet e, in quest'ultimo sforzo, l'iperguida cede.

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