Smanetto un oretta circa, giusto il tempo di scaricarmi le mappe della stazione, almeno quelle pubbliche, ed impratichirmi un poco col sistema, poi vado nell'area ricreativa a cercare qualcuno con cui chiaccherare.
Qualche parola quà e là per scoprire che tutti qui, felici e contenti, tutti lavorano per il buon Jurga che ha un grande e buono e giusto progetto. Ma naturalmente quale sia questo progetto nessuno sa o vuole dirmelo.In tutti i casi si mangia e si beve gratis, e quindi, per ora, godiamoci la situazione.
Al locale faccio amicizia con un programmatore della stazione; questa era una stazione della federazione dei separatisti, autosufficiente, per lo sviluppo e la produzione di droidi, di cui ce n'è un gran numero. Le macchine raccolgono il minerale e lo lavorano; gli umani (e già...purtroppo qui ci sono solo umani ed io spicco come una macchia di sugo su una tovaglia candida) invece sviluppano perlopiù software per i droidi.
Quando la stazione è stata sganciata in questo sistema, ci hanno trovato Jurga che, dopo aver parlato loro, li ha convinti a lavorare per lui.
Molto strano...
Che se ne fa lui di tutte queste macchine ?
Nel frattempo un fischio diffuso dagli altoparlanti annuncia che è ora di ritirarsi nei propri alloggi per la nanna; accompagno il tizio lungo i corridoi e, non appena mi si presenta l'occasione, fingo di inciampare in un droide di servizio e lo urto, fregandogli il suo pass, poi lo saluto amichevolmente e vado negli alloggi che ci sono stati assegnati.
Ci trovo solo Bob, da cui vengo a sapere che gli altri dormiranno sulla nave. bah...affari loro.
Io però non ho nessuna voglia di dormire e diverse domande mi ronzano nella mente:
-chi è Jurga ? Ovviamente è lui che ha il controllo della stazione ma che cosa sta facendo qui ?
Analizziamo la situazione:
mi trovo su una stazione spaziale...
lontano dalla guerra....
vitto e alloggio gratis....
il lavoro principale è quello di programmatore...
concludo che non ho assolutamente nessuna fretta di andarmene poi mi metto di nuovo al terminale, stavolta cercando di scoprire qualcosa di più.
Il sistema informatico è robusto, di tipo militare; ogni terminale è direttamente connesso con un server centrale che verifica non solo l'identità di chi accede ma anche il tipo di terminale e solo alcuni hanno la possibilità di avere privilegi di accesso elevati.
Riesco a scaricare la lista dei terminali presenti in stazione ed il livello cui sono autorizzati, così da poter cominciare a scalare privilegi piano piano; dopodiché cerco di riposarmi un poco.
Al mattino vengo svegliato da uno stuzzicante profumino: Bob ha ordinato una colazione in camera e sembra davvero deliziosa. Mi unisco a lui e, dopo aver mangiato di gusto, inizio a girare per la stazione: voglio andare a vedere quella stanza della sicurezza che c'è in fondo al corridoio centrale.
Di fianco alla porta due droidi di guardia.
Fingo scioltezza e provo ad avvicinarmi al terminale di accesso lì a fianco ma il più vicino dei due cigola: "accesso non autorizzato. allontanarsi immediatamente."
Mi piazzo allora poco distante e, con noncuranza tengo d'occhio la situazione: ad intervalli regolari di circa mezz'ora, da quella porta entrano ed escono le pattuglie di droidi che sorvegliano la stazione.
E in effetti ce ne sono parecchi di questi droidi da battaglia.
ummm......
chi controlla i droidi controlla la stazione. rifletto tra me e me, e nel frattempo inizio a fantasticare.
Mentre sono ancora lì, vengo raggiunto da Zahir che, seguita da Keki e Nik, mi vede da lontano e richiama la mia attenzione; la prima reazione è ancora carca dei sospetti di ieri sera ma non appena incrocio il suo sguardo, preoccupato, l'astio quasi si dissolve e ci scambiamo quattro chiacchere. Vogliono trovarsi sulla nave per discutere di qualcosa, non vogliono essere ascoltati da altri e mi chiedono di esserci. Ci diamo appuntamento alla nave tra un paio d'ore, prima voglio tentare un esperimento.
Mi dirigo velocemente all'area lavorativa: alcune grosse stanze dove parecchi umani lavorano ai terminali disposti lungo le pareti. Voglio provare la tessera che quel programmatore chiaccherone ha smarrito ieri sera.
Faccio appena in tempo ad inserire la tessera nel terminale che subito arriva un droide di controllo che pretende di sapere chi ha usato una tessera non autorizzata.
Gli umani presenti additano subito me prima ancora che possa parlare, allora mi avvicino al droide e gli racconto di come, gironzolando lì vicino, abbia trovato a terra quella tessera e di come, credendola caduta, io l'abbia semplicemente rimessa a posto.
Quell'ammasso di bulloni e chip si limita a squadrarmi e mi chiede di seguirlo fino al centro di controllo. Attraverso così alcuni corridoi fino ad arrivare di fronte ad un umano, il responsabile del livello, il quale ascolta sia la mia convincente storia che le mie rimostranze per essere stato trattato come un volgare ladruncolo e poi mi lascia andare.
A questo punto ritorno nelle sale di programmazione, che sò corrispondere al livello 3 di privilegio e mi collego usando la mia carta identificativa.
Il sistema è ben protetto ma in poco meno di due ore, riesco a portare il mio pass al livello di autorizzazione 3, anche se i sistemi sono ancora sospettosi; adesso però è ora di andare; spengo il terminale e mi dirigo alla nave.
Gli altri sono già lì, e discutono. Zahir sembra avere fretta, Nik sta in disparte e osserva mentre Keki è chiaramente innervosito da tutti quei droidi da battaglia.
Racconto loro quello che so della situazione e delle mie intenzioni di penetrare, cautamente, il sistema della stazione ma quando dico che ci vorranno diversi giorni Zahir propone di procurarsi un pass di alto livello, magari da un ufficiale di comando.
Inizio a preoccuparmi...
le spiego del pass che avevo trovato e della rapidità con cui sia stato bloccato; ci scoprirebbero presto e poi ? combattere magari ? con tutti questi droidi e uno Jedi ? follia.
Zahir, serenamente, fa notare che si potrebbe far sì che il proprietario del pass non sia in condizione di denunciarne lo smarrimento.
.............sono preoccupato !
guardo gli altri....
ritornano i cattivi pensieri del giorno prima: Zahir ci sta manipolando ? e se fosse lei il vero pericolo ? dove mi vuol trascinare ?
Sembra che ne Keki ne Nik abbiano troppe obiezioni e così la affronto: e cosa vorresti fare ? rapire ? magari uccidere ? civili incolpevoli ? io non ci sto, se il piano è questo io non ci sto. Non ho nessuna fretta di andarmene, anzi...
Non decidiamo nulla, anzi, decidiamo di raccogliere altre informazioni, ciascuno per ciò che sa far meglio.
Sono sicuro che a Keki, l'idea di prendere noi il controllo dei droidi piace.
E visto che non abbiamo fretta, cerchiamo anche di spassarcela.
Vengo a sapere che i software realizzati dalla stazione vengano messi alla prova facendo combattere tra loro diversi tipi di droidi in un arena; ci sono parecchi combattimenti ogni giorno che attirano spettatori e scommesse (solo punti, niente denaro circolante qui. quello che c'è è tutto gratis) ma la cosa più bella è che esiste una sala di comando, accessibile al pubblico, dove puoi prendere il controllo di uno dei droidi in un combattimento; tu ti diverti e, se sei bravo, i programmatori possono analizzare nuove strategie per migliorare i loro software di controllo e combattimento.
Anche Zahir mostra il mio entusiasmo e così andiamo.
....è fantastico.....la più moderna tecnologia di interfaccia uomo macchina che abbia mai provato........entri in un cilindo che proietta attorno a te un ologramma dell'arena e controlli il droide semplicemente imitandone i movimenti.........una piattaforma a microsfere ti permette di correre più o meno velocemente senza muoverti di un millimetro.......basta toccare una delle olo-armi, sempre davanti a te, per sparare con quella.....
Scelgo il prototipo più pesantemente armato e mi butto nel combattimento ma riesco solo a stenderne uno prima di essere a mia volta fritto da un droide del mio stesso tipo. Chissà se è lei Zahir ?
Esco dalla combat room ripromettendomi di tornarci e, di buon umore, mi dirigo verso le sale di programmazione.
Al primo angolo incontro Jurga, che mi saluta e si informa se mi trovo bene.
è davvero una persona a modo: accogliente, premuroso, gentile e per nulla invadente. nessun accenno a quello sgradevole equivoco della mattina. Lo ascolto volentieri e gli racconto con naturalezza di me.
Le sue osservazioni e le sue proposte mi sembrano oltremodo ragionevoli.
Riesco a scaricare la lista dei terminali presenti in stazione ed il livello cui sono autorizzati, così da poter cominciare a scalare privilegi piano piano; dopodiché cerco di riposarmi un poco.
Al mattino vengo svegliato da uno stuzzicante profumino: Bob ha ordinato una colazione in camera e sembra davvero deliziosa. Mi unisco a lui e, dopo aver mangiato di gusto, inizio a girare per la stazione: voglio andare a vedere quella stanza della sicurezza che c'è in fondo al corridoio centrale.
Di fianco alla porta due droidi di guardia.
Mi piazzo allora poco distante e, con noncuranza tengo d'occhio la situazione: ad intervalli regolari di circa mezz'ora, da quella porta entrano ed escono le pattuglie di droidi che sorvegliano la stazione.
E in effetti ce ne sono parecchi di questi droidi da battaglia.
ummm......
chi controlla i droidi controlla la stazione. rifletto tra me e me, e nel frattempo inizio a fantasticare.
Mentre sono ancora lì, vengo raggiunto da Zahir che, seguita da Keki e Nik, mi vede da lontano e richiama la mia attenzione; la prima reazione è ancora carca dei sospetti di ieri sera ma non appena incrocio il suo sguardo, preoccupato, l'astio quasi si dissolve e ci scambiamo quattro chiacchere. Vogliono trovarsi sulla nave per discutere di qualcosa, non vogliono essere ascoltati da altri e mi chiedono di esserci. Ci diamo appuntamento alla nave tra un paio d'ore, prima voglio tentare un esperimento.
Mi dirigo velocemente all'area lavorativa: alcune grosse stanze dove parecchi umani lavorano ai terminali disposti lungo le pareti. Voglio provare la tessera che quel programmatore chiaccherone ha smarrito ieri sera.
Faccio appena in tempo ad inserire la tessera nel terminale che subito arriva un droide di controllo che pretende di sapere chi ha usato una tessera non autorizzata.
Gli umani presenti additano subito me prima ancora che possa parlare, allora mi avvicino al droide e gli racconto di come, gironzolando lì vicino, abbia trovato a terra quella tessera e di come, credendola caduta, io l'abbia semplicemente rimessa a posto.
Quell'ammasso di bulloni e chip si limita a squadrarmi e mi chiede di seguirlo fino al centro di controllo. Attraverso così alcuni corridoi fino ad arrivare di fronte ad un umano, il responsabile del livello, il quale ascolta sia la mia convincente storia che le mie rimostranze per essere stato trattato come un volgare ladruncolo e poi mi lascia andare.
A questo punto ritorno nelle sale di programmazione, che sò corrispondere al livello 3 di privilegio e mi collego usando la mia carta identificativa.
Il sistema è ben protetto ma in poco meno di due ore, riesco a portare il mio pass al livello di autorizzazione 3, anche se i sistemi sono ancora sospettosi; adesso però è ora di andare; spengo il terminale e mi dirigo alla nave.
Gli altri sono già lì, e discutono. Zahir sembra avere fretta, Nik sta in disparte e osserva mentre Keki è chiaramente innervosito da tutti quei droidi da battaglia.
Racconto loro quello che so della situazione e delle mie intenzioni di penetrare, cautamente, il sistema della stazione ma quando dico che ci vorranno diversi giorni Zahir propone di procurarsi un pass di alto livello, magari da un ufficiale di comando.
Inizio a preoccuparmi...
le spiego del pass che avevo trovato e della rapidità con cui sia stato bloccato; ci scoprirebbero presto e poi ? combattere magari ? con tutti questi droidi e uno Jedi ? follia.
Zahir, serenamente, fa notare che si potrebbe far sì che il proprietario del pass non sia in condizione di denunciarne lo smarrimento.
.............sono preoccupato !
guardo gli altri....
ritornano i cattivi pensieri del giorno prima: Zahir ci sta manipolando ? e se fosse lei il vero pericolo ? dove mi vuol trascinare ?
Sembra che ne Keki ne Nik abbiano troppe obiezioni e così la affronto: e cosa vorresti fare ? rapire ? magari uccidere ? civili incolpevoli ? io non ci sto, se il piano è questo io non ci sto. Non ho nessuna fretta di andarmene, anzi...
Non decidiamo nulla, anzi, decidiamo di raccogliere altre informazioni, ciascuno per ciò che sa far meglio.
Sono sicuro che a Keki, l'idea di prendere noi il controllo dei droidi piace.
E visto che non abbiamo fretta, cerchiamo anche di spassarcela.
Vengo a sapere che i software realizzati dalla stazione vengano messi alla prova facendo combattere tra loro diversi tipi di droidi in un arena; ci sono parecchi combattimenti ogni giorno che attirano spettatori e scommesse (solo punti, niente denaro circolante qui. quello che c'è è tutto gratis) ma la cosa più bella è che esiste una sala di comando, accessibile al pubblico, dove puoi prendere il controllo di uno dei droidi in un combattimento; tu ti diverti e, se sei bravo, i programmatori possono analizzare nuove strategie per migliorare i loro software di controllo e combattimento.
Anche Zahir mostra il mio entusiasmo e così andiamo.
....è fantastico.....la più moderna tecnologia di interfaccia uomo macchina che abbia mai provato........entri in un cilindo che proietta attorno a te un ologramma dell'arena e controlli il droide semplicemente imitandone i movimenti.........una piattaforma a microsfere ti permette di correre più o meno velocemente senza muoverti di un millimetro.......basta toccare una delle olo-armi, sempre davanti a te, per sparare con quella.....
Scelgo il prototipo più pesantemente armato e mi butto nel combattimento ma riesco solo a stenderne uno prima di essere a mia volta fritto da un droide del mio stesso tipo. Chissà se è lei Zahir ?
Esco dalla combat room ripromettendomi di tornarci e, di buon umore, mi dirigo verso le sale di programmazione.
Al primo angolo incontro Jurga, che mi saluta e si informa se mi trovo bene.
è davvero una persona a modo: accogliente, premuroso, gentile e per nulla invadente. nessun accenno a quello sgradevole equivoco della mattina. Lo ascolto volentieri e gli racconto con naturalezza di me.
Le sue osservazioni e le sue proposte mi sembrano oltremodo ragionevoli.
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