...Dopo aver forzato la porta dell'hangar mi sono precipitato sulla nave, un trasporto di classe dynamic che ha sicuramente conosciuto giorni migliori. La fretta di lasciare la stazione sotto attacco non mi lascia il tempo per valutare accuratamente le vistose tracce di invecchiamento sullo scafo, mi precipito al posto di guida, seguito dagli altri, sperando che ciascuno di loro sappia bene cosa fare.
Il logoro sedile ed i sistemi alquanto "personalizzati" dalle molte riparazioni mi fanno sorgere più di un timore ma cerco di non darlo a vedere e faccio alzare il "pezzo di ferraglia" proprio mentre i primi colpi di turbolaser dell'incrociatore droide cominciano a fare a pezzi la stazione.
Il logoro sedile ed i sistemi alquanto "personalizzati" dalle molte riparazioni mi fanno sorgere più di un timore ma cerco di non darlo a vedere e faccio alzare il "pezzo di ferraglia" proprio mentre i primi colpi di turbolaser dell'incrociatore droide cominciano a fare a pezzi la stazione.
Dalla postazione dei sensori la femmina zabrak ci segnala l'arrivo di due caccia droidi e la posizione delle altre navi e Kekeka, alquanto agitato, lancia urla all'umano per indirizzarlo ai cannoni.
Affrontare i 3 cannoni del caccia con questa carriola priva di scudi è una cosa che si avvicina molto al suicidio, ma non possiamo lasciar distruggere il cargo indifeso senza fare niente.
La sensazione di pericolo ci attanaglia tutti; stiamo per dar battaglia quando l'accensione del sistema di iperguida sovraccarica il generatore togliendo potenza ai motori."Spegnilooo!!!" urlo alla zabrak a cui leggo, negli occhi, una certa ansia che la trattiene. Keki invece pensa bene di trasferire l'energia dalla torretta al motore, disattivandola proprio mentre l'umano cercava di sparare.
Siamo spacciati! questa lucida consapevolezza mi ha dato il coraggio di tentare la follia: ho spinto i motori al massimo buttandomi in mezzo ai rottami e tagliando la rotta al cargo per nascondermi sotto di lui mentre il caccia ci sparava addosso. La fortuna è indubbiamente dalla nostra parte e sento scorrere in me una lucida tranquillità mentre con apparente facilità manovro questa cassapanca sfiorando tutti quegli ostacoli in movimento. In questo stato di consapevolezza percepisco chiaramente la presenza della femmina Zabrak alle mie spalle; e ne sono rasserenato.
Le continue grida di Keki, la cui frase più ricorrente è "schivalo!", quasi non le sento più ed il fatto che riusciamo a far saltare il caccia droide con pochi colpi ben piazzati mi sembra quasi normale.
Purtroppo l'ansia di fuggire si ripresenta ma mi meraviglio di me stesso quando cedo alle insistenze di Keki e della femmina Zabrak per andare a dar battaglia all'altro caccia, impegnato ad abbattere un altra navicella.
Ricordo ai miei improvvisati compagni che la nave è una carretta e che è già stata danneggiata da un colpo del primo caccia; gli ricordo anche che siamo stati molto ( e sottolineo il "molto") fortunati ad evitare sia gli ostacoli sia i colpi di cannone del primo caccia, ma è quasi con sollievo che decido di dar battaglia.
Provo il trucchetto di farci credere colpiti ma purtroppo non funziona; non ho voluto spegnere tutti i sistemi e malgrado la manovra di fluttuare come dei rottami sia riuscita bene il caccia droide non ci ignora e si butta su di noi.
Non avendo scudi ed essendo molto più lenti, l'unica possibilità per oscacolarlo è cercare di speronarlo sperando che il nostro scafo sia più robusto del suo; ci provo per ben due volte sotto lo sguardo fisso e terreo dei presenti ma il caccia è molto abile ad evitare la collisione e, dopo averci colpito due volte si appresta a darci il colpo di grazia quando un colpo millimetrico dell'umano gli centra lo scarico di potenza del generatore e lo fa esplodere come una supernova.
Tutta la tensione che keki aveva accumulato in questi pochi e concitati istanti si libera in grida di gioia e abbracci mentre io, visibilmente sollevato, mi allono a distanza giusta per fare il salto nell'iperspazio.
La rotta memorizzata ci porta verso un lontano sistema, Athega; nell'orlo esterno. Non ho ne tempo ne voglia di tentare di calcolare ed inserire un altra rotta; per dove poi? la guerra imperversa sulle colonie e quindi meglio uno sperduto sistema; e poi c'è da riparare (o ancor meglio cambiare) la nostra nave.
Speriamo solo che l'iperguida regga.
Nei 7 giorni di viaggio ho tutto il tempo di conoscere e familiarizzare con gli altri, oramai uniti dalla fortunosa fuga dall'attacco dei droidi.
La femmina Zabrak si chiama Zahir ed è circondata da un alone di mistero, con le sue carte della sorte e i suoi occhi scuri e profondi.
L'umano, ex militare, si chiama Nik ed è caloroso e simpatico; sicuramente un buon elemento. (ha anche battuto a scacchi lo Wookiee senza scomporsi)
Keki, lo conosco da poco, ma ho apprezzato la sua sincera fiducia e mi ha commosso quando ci ha abbracciato tutti dopo la battaglia. Ogni tanto ne combina qualcuna ma è impossibile non volergli bene; spero solo di non chiamarlo mai "cucciolo", potrebbe offendersi.
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